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Star… in cucina

di Pino Ragona

Oggi vi invito a trascorrere una giornata in mia compagnia: prego, seguitemi! Tutto inizia con una doccia al “semifreddo” che non amo molto, ma è un modo per svegliarmi e credetemi, di questo aiuto ho assolutamente bisogno, soprattutto per uno come me che non torna mai a casa prima delle due di mattina. La voce di mia moglie Claire, proveniente dalla cucina, mi ricorda della colazione: toasts, frutta fresca e i miei ormai famosi due espressi, figli di una storica caffettiera ereditata da papà, trasportata dalla Sicilia e denominata il “pezzo forte” della cucina. E via, per le strade di Londra con la mia amatissima Fiat 500 cabrio che, con la ormai mitica targa “17ALY”, ricorda ai sudditi della Regina Elisabetta II che, oltre ad essere un popolo di santi, poeti, compositori, artisti, calciatori siamo anche stilisti e nobili chef, orgogliosi… “To fly the flag”! Una trentina di minuti e mezza dozzina di telefonate dopo, eccomi al posto di lavoro, lo storico Giovanni’s of Covent Garden; passando prima, però, dal “newsagent” per comprare un giornale italiano. Oggi però ne compro due, uno dei quali sportivo, visto che la mia squadra del cuore, la Juventus, ha vinto contro i “nemici” dell’Inter e vorrei gustarmi l’evento tutto il pomeriggio… Finalmente eccoci al ristorante, luogo dove trascorro molte ore o, come dico spesso, «25 ore al giorno, 9 giorni a settimana». Ma io amo questo posto, il profumo delle erbe fresche, come il basilico, la menta, il rosmarino, o quello dei vari formaggi, dei salumi, del pane appena sfornato, delle varie salse che si apprestano a preparare in cucina; e poi, tutte le “discussioni” che arrivano dalla cucina, che non hanno niente invidiare a quelle che avvengono nei vari bar di paese; del resto, il nostro personale è, ed è sempre stato sin da quel primo giorno nel lontano 1952, rigorosamente sempre italiano: roba da Guiness dei primati! Poi, la musica di sottofondo di opere classiche, proveniente da un vecchio grammofono… cosa dire di più: non ho mai lasciato la mia terra. Dopo avere preparato la sala, ed essermi assicurato che tutto sia stato eseguito con cura ed attenzione, la decoriamo con prodotti che emanano freschezza, disponendoli con arte e semplicità, creando quasi un punto di incontro tra l’uomo e la natura. Così, dopo aver pranzato insieme a tutto il personale – perché questo è il modo giusto per iniziare una giornata di lavoro piena di soddisfazioni – si parte! La sala si incomincia a riempire, pian piano e sempre gradualmente aumenta il rumore dei piatti, delle posate e delle “chiacchierie” dei clienti e, soprattutto, delle nostre voci. Tutto prende il sopravvento sulla musica, che non si sente più… Quel giorno è andato alla perfezione, ero così contento e felice che quasi non toccavo terra… e letteralmente non toccavo terra perché, senza essermene accorto, dal retro del ristorante era entrato un mio caro amico, David Hasselhoff che, per sorprendermi mi aveva sollevato da terra: «Hey Pino, my friend, cosa mi dai da mangiare oggi?» Dopo averlo fatto accomodare nel suo tavolo preferito e avergli servito il suo “large soft drink”, mio fratello Roberto, ricordandosi delle sue visite passate, gli ha servito del prosciutto rigorosamente tagliato a mano, accompagnato da melone dolce e menta fresca: fatemelo dire, un capolavoro di semplicità, quella semplicità di cui noi siamo fieri. Mi disse che avrebbe gradito qualcosa di tipico, di autentico, qualcosa a cui, qualora gli fosse stato permesso, avrebbe gradito potervi partecipare, e così fu. Trovata una giacca da chef che andasse bene per lui (un’impresa, credetemi!), si è deciso per la “carbonara”, anche se lui ha precisato che in giro per il mondo l’ha mangiata in diverse varianti. Ed allora ecco la mia, l’autentica e originale ricetta degli “spaghetti alla carbonara”. Alla fine David è stato veramente fiero di aver partecipato alla creazione di questa pietanza molto discussa… che adesso porta la sua firma! David mi ringrazia spesso di questa lezione culinaria: un’altra pietanza che, grazie ai membri della società segreta dei carbonari, mi lega ad una stella! David, io ti ho aiutato, ma tu dove eri quando io, ancora giovane stavo per annegare nel fiume Gatta a San Michele di Ganzaria in Sicilia… bell’amico! Allora mi salvò una suora, a cui devo la vita; anche se certo avrei preferito che fosse stata Pamela Anderson a venire in mio soccorso.

SPAGHETTI CARBONARA ALLA “HOFF”

INGREDIENTI

Per 4 persone

320 g di spaghetti

120 g di guanciale affumicato

100 g di pecorino romano

5 tuorli d’uovo

2 cucchiai di olio d’oliva extra vergine

pepe nero macinato grosso e fresco q.b.Procedimento: in un contenitore mischiare i tuorli di uovo, il pecorino e il pepe macinato; friggere il guanciale, dopo averlo tagliato a dadini, in un tegame con olio di oliva (se potete, usatene uno di ceramica), fino a farla diventare croccante. Aggiungere gli spaghetti al dente, mi raccomando, con un poco della loro stessa acqua di cottura. Non friggete gli spaghetti, ma cuoceteli finché assorbiranno l’acqua. Togliere la padella dal fuoco, aggiungere l’uovo, il pecorino e il pepe precedentemente preparati e mescolare velocemente, assicurandovi che l’uovo non cuocia. Servire immediatamente, magari accompagnata da un bicchiere di “Terre di Ginestra” delle Cantine Calatrasi. Buon Appetito!

Vi raccomando: non aggiungere mai panna, non fare cucinare troppo le uova, assicurarvi che la pasta sia veramente al dente, servire in piatti caldi.

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