Agosto 2012, Londra si colora di verde, bianco e rosso. Sì, perché con la sua capacità organizzativa da fare invidia pure ai grandi pianificatori inglesi, la nostra nazione ha lasciato un segno indelebile nell’edizione londinese dei giochi olimpici. Sei piani e 29 diversi spazi per eventi, 6 mila metri quadrati, accanto ai simboli della City, al Big Ben, all’Abbazia di Westminster e alla grande ruota panoramica del London Eye: questi i numeri e le dimensioni della sede organizzativa di “Casa Italia”, la struttura “The Queen Elizabeth II Conference Centre”, inaugurata da sua Maestà la Regina nel 1986, adibita a quartier generale italiano per la XXX edizione dei Giochi Olimpici Estivi. Il Presidente Petrucci ne parla con orgoglio, ricordando le origini della scelta. «Dobbiamo dire grazie a Carraro, che nel 1984 a Los Angeles ideò la prima “Casa Italia”, antesignano di quello che nel tempo è stato un percorso copiato da tutti. A Londra abbiamo avuto una sede prestigiosa, che per la prima volta ha ospitato anche il Comitato Paralimpico. Uno spazio bellissimo, luogo di incontro, dove hanno trovato dimora aziende straordinarie, atleti, giornalisti: senza dubbio il posto più ambito di tutto lo sport, come hanno dichiarato anche i vertici del CIO, il Presidente Rogge e il Vicepresidente Bach». Non soltanto sport a “Casa Italia”, ma anche tanti eventi musicali di grandissimo livello dedicati agli atleti ed alle istituzioni: da segnalare il grande successo di pubblico e di critica per i concerti di Gianluca Pellerito e il suo quintet il 6 agosto ed il concerto di Giovanni Allevi il 9 agosto. Una grande ribalta per la musica jazz italiana, che con Pellerito e il suo quintet è stato protagonista in uno degli eventi più importanti degli ultimi anni: un vero e proprio dream team del jazz mondiale, quello che è andato in scena a “Casa Italia” al “Churchill Auditorium”. Un Quintet unico, composto dal diciottenne batterista Band Leader Gianluca Pellerito, star del jazz mondiale, che ha suonato con musicisti del calibro di Jason Rebello, famoso pianista di Sting, Michael Rosen, sassofonista americano tra i più virtuosi al mondo, Paul Stacey, per anni chitarrista degli Oasis e Karl Rasheed Abel, uno dei contrabbassisti top di Londra, scuola Berklee. Il jazz funky e latin il loro repertorio, con uno spettacolo dal titolo “Jazz My Way”, che ha regalato al pubblico circa due ore di grande musica jazz rivisitata con il groove e il sound tipico dei Gianluca Pellerito Quintet. E poi, la nazionale italiana della cucina! Nello splendido ristorante con vista mozzafiato sulla città, al terzo piano dell’Elizabeth II Conference Centre, c’erano i grandi chef stellati italiani Marta Pulini (“La Franceschetta” di Modena), Massimo Spigaroli (“L’antica Corte Pallavicina”, di Polesine Parmense, 1 stella Michelin), Massimo Bottura (“La Francescana”, Modena, 3 stelle Michelin), Pier Luigi Di Diego (“Il Don Giovanni”, Ferrara, 1 stella Michelin), Giovanna Guidetti (“La Fefa”, Finale Emilia), coinvolti per l’occasione dalla “True Italian food and wine”, che ha curato la ristorazione di “Casa Italia”: la poesia e l’arte del fare cucina italiana hanno accompagnato atleti, istituzioni e giornalisti in percorsi gastronomici a 5 stelle. “Casa Italia”: quello che è andato in scena nella Londra Olimpica, è stato un vero e proprio Expo del “Made in Italy”.