Il “2013 – Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti”, lanciato dal Ministero degli Esteri sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, conta quasi 200 eventi in programma in oltre 40 città americane. Più di 70 le istituzioni ed organizzazioni americane coinvolte, in uno spirito genuino di partnership e condivisione. Già da ora, il pubblico americano, da “costa a costa”, è messo in condizione di respirare, a casa propria, un’aria d’Italia, e di entrare in contatto col volto più affascinante e dinamico del nostro Paese, dai capolavori universali dell’arte alle scoperte scientifiche, dalle eccellenze del Made in Italy alle meraviglie del nostro territorio. L’accento è posto soprattutto sulle prospettive future. Miriamo ad offrire l’immagine di un’Italia che trova energie vitali nell’esperienza di un passato ineguagliabile, per continuare a giocare il ruolo – che le è più congeniale – di Nazione ispiratrice di idee nuove, puntando su ricerca, scoperta ed innovazione. Il programma dell’Anno si distribuisce lungo diverse aree: Scienza e Tecnologia, Arte, Musica e Teatro, Cinema e Fotografia, Promozione della Lingua e Letteratura Italiana, Brand e Design Italiani, Gusti e Sapori d’Italia, Territori Italiani, Nuove Generazioni. Proprio ai giovani, sui quali punta con decisione l’organizzazione del “2013”, sono dedicati premi, borse di studio e programmi universitari. Tanti gli eventi di prestigio, dopo l’inaugurazione ufficiale che ha avuto luogo lo scorso 12 dicembre, con l’esposizione del celebre “David-Apollo” di Michelangelo nella prestigiosa cornice della National Gallery of Art di Washington. In arrivo numerosi altri capolavori: il “Galata Morente”, il “Codice sul Volo” di Leonardo e le opere di Caravaggio, Chia, Morandi e De Chirico. Ruolo centrale hanno scienza e tecnologia, con la celebrazione dei primi cinquant’anni di cooperazione nel settore spaziale tra Italia e Stati Uniti, eventi speciali dedicati ai Nobel italiani in campo scientifico e alle eccellenze italiane nel campo del design, da Giò Ponti a Barrique – un progetto grazie a cui le assi smontate dalle botti sono trasformate in opere d’arte. In campo musicale, il 2013 coincide con il duecentesimo anniversario della nascita di Giuseppe Verdi. Grandi personalità, come i Maestri Riccardo Muti e Maurizio Pollini, si esibiranno in alcuni dei più importanti teatri e sale concerto del Paese. Altrettanto faranno alcune prestigiose orchestre italiane, tra cui quella dell’Accademia del Teatro alla Scala. Una composizione del Maestro Nicola Piovani fa da colonna sonora all’Anno. E, a Los Angeles, sarà proprio la musica a rendere omaggio ai film italiani vincitori di premi Oscar, con un concerto dell’Orchestra Italiana del Cinema. Grande cinema e fotografia italiani sono protagonisti anche di rassegne e festival programmati in altre città americane: abbiamo cominciato il 13 dicembre scorso, a New York, con un omaggio a Pier Paolo Pasolini. Tra le iniziative nel cartellone teatrale, “Le Voci di Dentro” di De Filippo, messa in scena dal Piccolo Teatro di Milano, e il Pinocchio di Massimiliano Finazzer Flory, che ha già cominciato una lunga tournée che toccherà numerose città americane. Alcune tra le più belle poesie italiane di sempre abbelliscono già gli autobus di Washington. E in tutto il Paese vi sarà spazio per eventi dedicati ad alcuni nostri grandi autori, da Machiavelli a Calvino, da Boccaccio a Leopardi e Levi. Focus particolare è posto sul binomio tra cultura e Made in Italy, come risorsa capace di rappresentare l’anima vitale degli assetti economici italiani: vogliamo proseguire sulla scia positiva dei più recenti dati sull’interscambio tra Italia e USA: +9,35% nelle esportazioni dal nostro Paese nei primi nove mesi del 2012, dato che fa salire l’Italia al dodicesimo posto tra i fornitori, dalla quindicesima posizione occupata nel 2011. Quando il sipario sarà calato su mostre, conferenze, concerti, seminari, spettacoli, seminari, proiezioni, premi e celebrazioni, il successo dell’Anno si misurerà dal numero di partenariati e collaborazioni durature che si saranno instaurate o consolidate tra istituzioni, università, centri di ricerca, musei, scuole, teatri e realtà produttive dei due Paesi. La mia impressione è che stiamo già assistendo a un crescendo, grazie anche a un approccio sinergico, che ci sta aiutando a mobilitare risorse, a generare progetti, a produrre un impatto culturale e mediatico maggiore e più continuativo. È per noi motivo d’orgoglio, in una fase non certo facile per le finanze pubbliche, che l’Anno sia stato reso possibile grazie soprattutto alle sponsorizzazioni private. Il coinvolgimento delle imprese italiane richiama direttamente la grande tradizione del mecenatismo rinascimentale. Oggi come allora, il loro apporto è sintomo della qualità, della vitalità e sostenibilità delle nostre politiche culturali, e il Ministero degli Esteri è fortemente impegnato a sviluppare questo modello, per proiettare nel mondo l’immagine di un’Italia dinamica e affascinante. Un collante poderoso è rappresentato dalla comunità italo-americana – più di 17 milioni di cittadini americani che dichiarano con orgoglio le proprie origini dal Bel Paese. La straordinaria cooperazione che si è instaurata con gli amici americani rappresenta la migliore premessa affinché il 2013 rafforzi ulteriormente il rapporto bilaterale tra Italia e Stati Uniti. Un obiettivo ricordato anche dal Presidente Barack Obama nella ultima Proclamation dedicata a Cristoforo Colombo. L’Anno appartiene a tutti coloro che vogliano farne parte, non soltanto con la propria partecipazione agli eventi in programma, ma anche offrendo idee ed iniziative concrete, per sentirsi parte di un progetto d’amicizia tra Italia e Stati Uniti, fondato, nel contesto di un legame ideale e sociale unico e antico, su una sempre crescente conoscenza reciproca delle rispettive culture. Ecco perché credo sia opportuno concludere fornendo alcune coordinate fondamentali per il viaggio alla scoperta dell’Italia: il sito Internet http://www.italyinus2013.org/, l’hashtag Twitter #2013ItalianYear, attraverso cui ciascuno è invitato a condividere idee, impressioni e informazioni, oltre agli account della piattaforma social media dell’Ambasciata d’Italia a Washington, www.twiplomacy.it/USA, da cui è possibile tenersi costantemente aggiornati su preparativi ed eventi in cantiere. Buon 2013 a tutti!
Nato a Roma il 2 luglio 1954, si laurea in Scienze Politiche nel 1976 all’Università La Sapienza con una tesi in economia internazionale. Entra in carriera diplomatica nel 1978 e, dopo alcuni anni alla Direzione Generale per il Personale, presta servizio dal 1981 al 1984 presso l’Ambasciata d’Italia a Pechino quale Primo Segretario Economico-Commerciale, responsabile anche per i programmi di cooperazione allo sviluppo dell’Italia con la Cina. Dal 1984 al 1989 è Consigliere alla Rappresentanza presso la NATO a Bruxelles, responsabile per le questioni politiche e di disarmo, e delegato al Comitato Politico Senior, in una fase assai delicata e dinamica dei rapporti Est-Ovest seguita all’ascesa al potere di Gorbaciov e all’importante stagione di negoziati e di accordi con l’Unione Sovietica nel campo del disarmo nucleare e convenzionale. Rientrato a Roma, dal 1989 è al Quirinale, all’Ufficio del Consigliere Diplomatico del Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, ove segue tutti i diversi aspetti dell’agenda e dei rapporti internazionali del Capo dello Stato. Dal 1992 al 1996 è Primo Consigliere Economico-Commerciale all’Ambasciata d’Italia a Washington, responsabile anche per le questioni finanziarie, i rapporti con Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale, i contatti con i think tanks americani, la collaborazione con gli Stati Uniti nel campo dell’industria della difesa. Viene quindi destinato alla Rappresentanza presso l’ONU a New York, ove dal 1996 al 1999 segue le questioni politiche, fa parte della delegazione italiana al Consiglio di Sicurezza e all’Assemblea Generale dell’ONU, ma soprattutto si occupa in maniera diretta della cruciale questione della riforma del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e della tutela degli interessi italiani in questa difficile contesa. Rientrato a Roma nel 1999, svolge una pluralità di incarichi di rilievo alla Farnesina fra i quali, una volta promosso Ministro Plenipotenziario: dal 2002 al 2005 Vice Direttore Generale per gli Affari Politici Multilaterali (responsabile per ONU, NATO; G8, OSCE, disarmo, diritti umani e lotta al terrorismo) e dal 2005 al 2007 Direttore Generale per i Paesi delle Americhe (responsabile per i rapporti dell’Italia con i nostri grandi partner del nord America – Stati Uniti e Canada – ma anche con tutti i Paesi dell’America Latina). Dall’ottobre 2007 è Vice Segretario Generale della NATO a Bruxelles e in queste funzioni, oltre a svolgere mansioni vicarie del Segretario Generale, è responsabile di alcuni importanti dossier politici e di sicurezza dell’Alleanza. Nel gennaio 2008 viene promosso al grado di Ambasciatore. Viene infine nominato Ambasciatore d’Italia a Washington e il 18 gennaio 2012 presenta le lettere credenziali al Presidente Obama.