«Ho avuto il privilegio di essere a capo dell’esperimento ATLAS in un momento storico e sono grata ai collaboratori che mi hanno eletta per questo ruolo. Vedo sempre più ricercatrici che si affacciano alla ricerca fondamentale. Spero di poter mostrare alle ragazze che intendono intraprendere la carriera scientifica che, con entusiasmo e determinazione, ce la si può fare».
Quando nel 1964 il fisico teorico Peter Higgs previde l’esistenza di una particella che dà massa a tutte le particelle elementari, lei aveva appena due anni e non sapeva che, un giorno, avrebbe annunciato a quel fisico ormai anziano, davanti alla comunità scientifica mondiale in fibrillazione, che lui aveva visto giusto: il bosone di Higgs esiste (o almeno, sembra proprio lui l’elusiva particella a cui da mezzo secolo si dava la caccia). Fabiola Gianotti, la scienziata che al CERN ha presentato i risultati della scoperta storica, non può che dirsi “emozionatissima” per il traguardo raggiunto. «È un sogno agognato da moltissimi anni», dice nel suo giorno più bello. Milanese d’origine, ha vissuto e studiato a Milano dove, dopo di liceo classico e un diploma di pianoforte al Conservatorio, si è laureata in fisica e ha ottenuto un dottorato di ricerca in fisica sub-nucleare. Dopo un anno di attività nell’ambito del prestigioso Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), partecipa ad un concorso per una borsa di studio per giovani fisici bandita dal CERN, il laboratorio europeo di fisica delle particelle situato al confine tra Francia e Svizzera. Ottiene la borsa e parte per Ginevra con l’idea di restarci un paio d’anni (la durata della borsa). Non lascerà più il laboratorio perché verrà poi assunta come ricercatore nel Dipartimento di Fisica. Al CERN lavora in vari esperimenti (WA70, UA2, ALEPH, ATLAS). Nell’esperimento ALEPH all’acceleratore elettrone-positrone LEP guida il gruppo di scienziati che si occupano della ricerca di particelle supersimmetriche, fra cui potrebbe annidarsi la particella che potrebbe spiegare la materia oscura che permea l’Universo. Dal Marzo 2009 al Febbraio 2013 ha guidato l’esperimento ATLAS un megarivelatore delle collisioni prodotte nell’acceleratore di particelle sotterraneo Large Hadron Collider (LHC), grande come un palazzo di cinque piani. Uno dei progetti scientifici più complessi e ambiziosi di tutti i tempi, esperimento da 450 milioni di euro, cui partecipano 3000 scienziati di tutto il mondo, in gran parte fisici, provenienti da 38 paesi di tutto il mondo e che, insieme al rivale CMS capitanato dall’americano Joe Incandela, ha permesso di scoprire la particella di Higgs. «È un’emozione grandissima, un risultato che corona 20 anni di lavoro di un’enorme collaborazione internazionale. Per noi rappresenta un traguardo, ma anche un punto di partenza. È un traguardo perché il bosone di Higgs è stato una delle motivazioni per costruire LHC. È un punto di partenza perché adesso dovremo studiarne le caratteristiche per capire se si tratta effettivamente della particella standard o di qualche sua diversa incarnazione». Al termine della presentazione al CERN, Peter Higgs si è commosso, per aver assistito a questo risultato nel corso della sua vita. Fabiola Gianotti è tra le 100 donne più potenti del 2013. Secondo la classifica annuale stilata dal periodico americano Forbes, la fisica italiana è al 78esimo posto tra le donne più influenti al mondo. Non si tratta del primo importante riconoscimento che le viene tributato al di fuori del mondo scientifico. Proprio lo scorso dicembre, infatti, era stata inclusa nella rosa dei finalisti per la copertina che il Time dedica alla persona dell’anno. Tutto merito della “particella della massa”, che nel 2012 ha attirato i riflettori dei media di tutto il mondo. La sua scoperta è stata considerata il più importante risultato scientifico del 2012 nella classifica proposta dalla rivista Science. Ha fatto parte di numerosi comitati scientifici internazionali, in Europa e negli Stati Uniti, fra cui il Consiglio Scientifico del CNRS in Francia e il Consiglio della Società Europea di Fisica. Nel Marzo 2011 è stata inclusa dal giornale inglese “The Guardian” fra le “100 most inspirational women” in tutti i campi (di cui sette nel campo scientifico e medico). Nel 2012 è stata insignita del titolo di “Grande Ufficiale della Repubblica” dal Presidente Giorgio Napolitano. È una donna che occupa uno dei posti più alti in ambito scientifico. Poche, come lei.