Italian Trade Commission

ITA – Italian Trade Commission

INVESTIRE IN ITALIA

 

È il momento giusto per investire in Italia, ora ci sono le condizioni: questo è l’invito rivolto a New York dal vice ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, nel corso del simposio “Italy Now: Investment, Opportunity, Impact”, tenutosi nella sede di Bloomberg. Calenda ha spiegato come i due pilastri sui quali si articola la strategia del governo per attirare capitali stranieri sono «riforme strutturali in diversi settori e un nuovo modello di governance». Al roadshow, che si è poi spostato a San Francisco, hanno partecipato anche il presidente della Cassa depositi e prestiti, Claudio Costamagna, e il presidente dell’Italian Trade Commission (Ice), Riccardo Monti. Quello che emerge è un quadro positivo dell’Italia, anche se il lavoro da fare è ancora molto, e gli investimenti dall’estero rappresentano un elemento fondamentale per la crescita del Belpaese. «Le esportazioni dell’Italia sono cresciute del 37% tra il 2009 e il 2015», ha affermato Calenda, spiegando che il governo sta «smantellando un sistema durato più di 40 anni che è stato ostile al business». «Nel 2015 il Pil è tornato a crescere con un +0,8%, mentre per l’anno in corso è previsto un +1,6%», ha continuato il vice ministro. Mentre il presidente dell’Ice ha sottolineato come «gli investimenti diretti dall’estero in Italia sono aumentati del 50% nel 2015, raggiungendo quota 30 miliardi di dollari». Un dato, ha precisato Monti, che è ancora «provvisorio», poiché «i numeri precisi saranno pubblicati a maggio: ma è indice di un momento positivo». Costamagna, che ha discusso davanti agli investitori con Erik Nielsen, global chief economist di Unicredit, ha spiegato invece che per l’Italia è un «magic moment», un momento magico, «ma ora deve essere gestito, e ci sono anomalie che vanno corrette». «La gente guarda all’Italia, ma spesso il pacchetto non è vendibile agli investitori internazionali», ha sottolineato, ribadendo che il ruolo della Cassa è proprio quello di facilitare gli investimenti privati. «Non possiamo essere sostituti dello Stato, non saremo una nuova Iri», ha precisato, spiegando che l’obiettivo è quello di «lavorare in un modo da creare utile ma non dobbiamo ottimizzare i profitti». L’Italia, ha proseguito, è formata da un tessuto di piccole e medie imprese che per sopravvivere devono crescere in termini di investimenti e capitale, oppure vendere: «Un tempo si pensava che piccolo fosse bello, adesso tutti sappiamo che non è così». All’incontro anche Andrea Illy, presidente e amministratore delegato di Illy Caffè, e David Joyce, presidente e amministratore delegato di Ge Aviation, che hanno firmato il Memorandum di intesa – che verrà poi ratificato in Italia – tra General Electric Avio e Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Piemonte, Regione Campania e Regione Puglia, con il quale l’azienda intende studiare opportunità di investimento nelle tre regioni per circa 200 milioni di euro.


E’ L’ITALIA LA GRANDE PROTAGONISTA DELLA NUOVA

RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

 

dal 20 settembre fino al 21 settembre al New York Hall of Science il Maker Faire 2014, la fiera dedicata alle tecnologie manifatturiere additive e stampa 3D più importante al mondo.

 

Maker_Faire_New_York_Official_Program_2014-1

Disegnare al pc e stampare in tre dimensioni vuol dire, poter modificare il progetto iniziale quante volte si vuole, e senza sovrapprezzo.

Non servono volumi, ne grandi  investimenti iniziali, né economie di scala.

Oggi milioni di persone possono produrre in poche decine di copie oggetti particolari o che ancora non esistono sul mercato.

 

Il  Presidente Americano Barack Obama ha definito la rivoluzione tecnologica del 3D come la nuova grande rivoluzione industriale.

 

Maker Faire, è tutto questo!

E’ la fiera dedicata al settore 3D, tecnologia che  rivoluzionerà il modo fare le cose nel terzo millennio.

 

L’Italia grazie all’ICE sarà grande protagonista di questo evento molto atteso.

 

L’ICE-Agenzia di Chicago, coordinerà  la prima partecipazione italiana alla manifestazione fieristica.

 

La fiera si estende su 6 padiglioni dedicati ad elettronica, 3D printing, advanced manufacturing, robotica, formazione, e ricerca/scienza. La scorsa edizione, nel 2013, ha richiamato più di 75.000 visitatori ed ha visto la partecipazione di 650 espositori.

 

Attraverso la presenza istituzionale al Maker Faire 2014, ICE-Agenzia darà  assistenza alle aziende, ai centri di ricerca e ai makers italiani che in questa edizione saranno rappresentati da  ben 11 aziende.

 

“La Makers Faire 2014, è una iniziativa “atipica” rispetto ai nostri programmi abituali. E’ però un’opportunità per cogliere i mutamenti in corso, non solo da parte da cosiddetti “makers”, ma anche delle imprese e del mondo manifatturiero – dichiara il direttore ICE Chicago Matteo Picariello – Il mondo di oggi   – continua il direttore Picariello – e’ in continua evoluzione, come la produzione stia passando da un approccio a tre (3) fasi Design-Produzione-Vendita/Vendita al dettaglio, ad un approccio Design-Produzione/Vendita, dove la produzione sarà sempre più spesso presso il posto di vendita e non sarà più “spedita” per esempio via mare o treno.

È per questa ragione, – conclude Picariello – che ICE-Agenzia vede numerose opportunità per i produttori italiani di far parte di questo futuro e per le aziende manifatturiere di diventare “corporate makers”. Così come cambia il mezzo per comunicare, cioè il passaggio dalle chiamate ai messaggi, anche il manifatturiero sta cambiando il suo modo di fare le cose”

Untitled
 

 

“Una “Fabbrica in Salotto” una nuova frontiera del fare e del creare, è questa la forza del 3D – dichiara il direttore dell’ICE USA Pier Paolo Celesteuna vera rivoluzione di costume oltre che industriale – oggi più che mai la creatività sarà centrale nella produzioni di beni – continua il

 

 

direttore CelesteL’italia è da sempre leader in fatto di creatività e questa tecnologia avvantaggia innanzitutto chi crea.

Come ICE – conclude Celestesiamo assolutamente consapevoli della portata storica di questa nuova avanguardia,  daremo alle aziende italiane che operano nel 3D tutto il sostegno possibile affinché possano consolidare la già importante presenza in questo settore”.

 

Il sito dedicato a quest’iniziativa e’ www.makersitalia.com

 

L’Italia Star del Fancy Food Summer 2014

S2013_207_265_c

E’ l’Italia la grande protagonista del Fancy Food 2014.
350 imprese e ben 30.000 piedi quadri di superficie occupata al “Javits Center di New York City” sede della fiera del food più grande e importante del Nord America e nella top five delle fiere agroalimentari più importanti al mondo, che prenderà il via il prossimo 29 giugno e durerà sino al 1 luglio.

L’area ITALIA al Summer Fancy Food, organizzata dall’ente fiera Specialty Food Association , ha visto L’Agenzia ICE NY coordinare la presenza delle aziende italiane, che oggi più che mai hanno voglia di internazionalizzazione.

Un lavoro importante quello dell’Agenzia ICE che ha inviato la circolare informativa sulla partecipazione alle aziende italiane, ha provveduto a raccogliere le adesioni e ha fornito varie tipologie di assistenza alle ditte aderenti, e ancora ha curato la comunicazione, occupandosi dell’inserimento delle aziende italiane nel catalogo ufficiale fieristico sia cartaceo che nella versione online.

L’Agenzia ICE di NY ha inoltre offerto servizi di marketing dedicati alle aziende italiane che ne hanno fatto richiesta, pubblicizzando ulteriormente la loro presenza attraverso azioni di mailing agli operatori americani presenti nella banca dati dell’ufficio, selezionati per prodotto.

E poi tutta la fase di assistenza che l’Agenzia ICE NY sta fornendo quotidianamente agli espositori Italiani: un desk dedicato per informazioni su: logistica, contatti con l’ente organizzatore e con i vari fornitori, informazioni sulla legislazione USA, e i canali di distribuzione piu’ adeguati.

Inoltre, il personale dell’Agenzia ICE di NY sara’ presente in fiera sin dal 28 giugno per seguire i lavori di allestimento dell’area italiana e assicurare qualsiasi appoggio necessario alle ditte. Insomma un vera “task force” dedicata all’Italia e alle sue imprese in quello che gli addetti ai lavori considerano “l’Evento dell’Anno”.

Siamo davvero fieri del lavoro fatto in questi mesi, – dichiara il direttore dell’Agenzia ICE USA Pier Paolo Celeste – arriviamo al Fancy Food 2014 con la certezza di essere non solo il paese maggiormente rappresentato, con ben 350 aziende presenti, ma anche attrezzati e determinati a trarre il massimo da questa settimana di relazioni commerciali alla quale ci si prepara da un anno.

Ho avuto modo – continua Celeste – di confrontarmi con i manager di alcune aziende che saranno presenti al Fancy Food. Li ho sentiti super determinati e super certi del successo che avrà il binomio: prodotto italiano, networking americano.

Su questo l’Agenzia ICE sta lavorando tanto, abbiamo prodotti di eccellenza assoluta! Dobbiamo fare ogni giorno uno sforzo massimo per raccontarli e venderli, con metodo e sistema, questa la mission ICE, soprattutto in un momento come quello attuale, che vede il vasto mercato americano apprezzare sempre di più i prodotti italiani, simbolo di eccellenza, bontà e qualità assoluta.

scheda-fancy-food


SINTESI INTERSCAMBIO ITALIA-USA

GENNAIO – MARZO  2014

Scarica il rapporto completo
pdf-down

I dati di marzo appena rilasciati dal Department of Commerce, rilevano un totale di 9,5 miliardi di dollari dall’Italia nel primo trimestre dell’anno, un aumento del 7,7% rispetto agli 8,8 miliardi registrati per il primo trimestre 2013, confermando un inizio anno positivo per i prodotti italiani il cui andamento è migliore del totale importato dal mondo (in crescita del solo 1,8%) e dall’UE (+6,3%).

Il saldo attivo dell’Italia è di oltre 5 miliardi di dollari e cresce la quota di mercato (1,73%,  rispetto all’1,64% del marzo 2013). Tra i Paesi principali fornitori degli USA l’Italia mantiene l’undicesima posizione e tra i Paesi UE continua a posizionarsi come quarto fornitore, dopo Germania, Regno Unito e Francia, con una performance che nel primo trimestre ha superato quella del Regno Unito, le cui esportazioni verso gli USA sono cresciute soltanto del 2,8% rispetto al primo trimestre 2013.

 

Vediamo l’andamento dei settori: la meccanica si conferma al primo posto, con una quota del 22,1% sulle importazioni italiane in USA (in aumento rispetto al 20,2% del primo trimestre 2013), seguita da moda (16,3%), agroalimentari e vini (10,6%), veicoli terrestri (7,9%), farmaceutica (5,4%) e arredamento (4,6%).

 

Continua la contrazione delle importazioni italiane in USA nel comparto chimica e derivati del petrolio (-31%), delle macchine elettriche (-8,5%), oggetti d’Arte, da Collezione o di Antichità (-4,5%) e gioielleria (-2%).

 

I settori cresciuti maggiormente in valore sono: Veicoli terresti (+58%); Meccanica Strumentale (+31%), Aerospazio (+17%) e Moda (+11,6%).

 

In contrazione le importazioni dall’Italia di prodotti a tecnologia avanzata (817 milioni di dollari, dai 1.070 milioni del 2013) con la conseguenza che il “peso” del raggruppamento diminuisce nel paniere dei prodotti totali (dal 12,2% all’8,6%).

 

Tra i settori in forte diminuzione in termini di valore rispetto al 2013: Life Sciences, Automazione flessibile e Elettronica. Per quanto riguarda le quote sui prodotti ATP dall’Italia, vediamo l’Aerospazio (53,1% sul totale ATP), Life Sciences (14,4%) e Automazione flessibile (11,62%).


L’ITALIA BRINDA AI DATI DI EXPORT 2013 NEGLI USA + 4,7%

 
Il vino continua ad essere grande protagonista anche nel 2013 con il più alto fatturato. 

Una bottiglia di vino su tre negli Stati Uniti è Italiana!

E’ il comparto che fattura di più e che ad oggi rappresenta il top del rapporto

branding – fatturato delle nostre importazioni negli Stati Uniti.

 

Inizia con questa splendida notizia il nostro report sui dati Export 2013 ITALIA – USA rilasciati dal Department of Commerce americano

 

Un anno importante! Ancora crescita dopo il trend positivo impostato già nel 2012.

Ma vediamo la top ten dei comparti italiani maggiormente acquistati dagli Usa.

 

  1. MECCANICA CON 7, 9 MLD $  – di cui macchine utensili  rappresentano il 20, 4% del fatturato.
  2. MODA CON 6,2 MLD $ – macro comparto che vede in abiti, calzature, gioielleria e orologeria il 50% del suo fatturato.
  3. AGROALIMENTARE CON 4 MLD $  – con il vino che da solo fattura 1,6 mld $ e che rappresenta il prodotto italiano in assoluto più venduto negli USA, con una quota di mercato totale del 30%.
  4. VEICOLI TERRESTRI CON 2,4 MLD $.
  5. CHIMICA E DERIVATI DEL PETROLIO CON 2,3 MLD $ – è la nota dolente di questo 2013 pur al quinto posto il comparto chimico e derivati del petrolio ha visto una calo YTD del 28%.
  6. FARMACEUTICA CON 2,2 MLD $.
  7. MACCHINE ELETTRICHE CON 1,7 MLD $ ma con una contrazione di fatturato YTD del 9,3%.
  8. OTTICA CON 1,5 MLD $.
  9. AEROSPAZIALE 1,4 MLD $.
  10. MANUFATTI IN GHISA, FERRO, ACCIAIO CON 1 MLD $.

 

 

Da segnalare all’undicesimo posto gli OGGETTI D’ARTE DA COLLEZIONE E D’ANTICHITÀ che con 1 MLD $ hanno, dopo il vino, la quota di mercato di riferimento nel comparto a livello mondiale, più alta con il 10%.

 

I settori cresciuti di più in valore rispetto al 2012 sono stati: Veicoli terresti (+24,1%), crescita legata principalmente alle esportazioni della FIAT 500 negli USA; Arredamento (+20%), grazie alla costante ripresa del mercato immobiliare nel corso del 2013 che ha visto nuove costruzioni che per la prima volta in sei anni hanno superato il milione di unità, pari a un aumento del 29% rispetto al 2012, e Farmaceutica (+19,2%),

 

Continua anche l’andamento positivo delle importazioni dall’Italia di prodotti a tecnologia avanzata (ATP) il cui valore nel 2013 è stato pari a $4,2 miliardi, in crescita del 6,2% rispetto al 2012, rappresentando una quota dell’11% sul totale importato dall’Italia. Tra i settori di maggiore peso: aerospazio $1,7 miliardi (40,7% sul totale ATP), biotecnologie $797 milioni (19,1%) e life science  $637,6 milioni (15,3%).

 

I dati macroeconomici di fine anno dell’economia americana, che ha preso slancio nella seconda metà dell’anno chiudendo con un PIL in crescita del 3,2% e un aumento nei consumi del 3,3% nel quarto trimestre, nonché un’ulteriore riduzione nel tasso di disoccupazione (6,7% a dicembre dal 7,9% all’inizio del 2013), sono segnali che confermano il consolidamento della ripresa dell’economia e una ripresa dei consumi che lasciano sperare in una continuazione della buona performance delle esportazioni italiane in Usa nel 2014.

 

 

L’analisi di  questi dati conferma che il core business della nostra Nazione, Agroalimentare, Vino,  Moda, Calzaturiero, Oggettistica di pregio e di antiquariato  e il comparto Macchine da sempre il must italiano, ancora una volta sono stati vigorosi ed hanno imbastito  un trend dell’import dall’Italia che dal nostro osservatorio appare sano e equilibrato, con volatilità bassa e ben diversificata nella sua country allocation.

Oggi l’agenzia ICE  è molto attenta alle  dinamiche di crescita delle aeree statunitensi, oggetto di studi e monitoraggio che ci permetteranno di creare iniziative e attività mirate a introdurre nel mercato tante nuove aziende italiane.

 

 

“Comprendere la dinamica dei flussi e la crescita delle singole aree americane è l’azione che contraddistingue l’attuale attività di sostegno alle imprese da parte dell’ICE USA – dichiara Pier Paolo Celeste Direttore ICE USA – abbiamo studiato il dinamismo e la crescita di ogni singola  area degli Stati Uniti, individuando quelle dove siamo sottodimensionati rispetto alla concorrenza e quindi  che maggiormente sono pronte ad accogliere le nostre aziende. Vogliamo predisporre  in quelle città o aree, tutta una serie di iniziative mirate, in grado di destinare con attenzione e precisione le risorse per le attività di internazionalizzazione e promozione delle aziende italiane negli USA. Un esempio su tutti  – continua il direttore Celeste – il lavoro che stiamo pianificando in Texas dove città come Dallas o Houston sono in grande crescita, e poiché in quell’area il settore chimico e petrolifero italiano ha visto nel 2013 un’importante contrazione di fatturato, stiamo lavorando per recuperare quota di mercato, in un territorio che ci ha visto da sempre molto presenti, osservando una rotazione merceologica che ci permetterà di sfruttare l’importante trend di crescita di queste città. Nel 2014 compenseremo i litri di petrolio perduti nel 2013, con i litri di vino in più che venderemo.”


FOR IMMEDIATE RELEASE

 

ARTS & TANNERY: UN EVENTO ESCLUSIVO

 

 

New York, gennaio 2014 – Arts & Tannery torna a New York a febbraio per presentare le ultime tendenze sul pellame. L’evento è organizzato dal Consorzio Italian Leather System in collaborazione con l’Italian Trade Commission e si terrà presso il Midtown Loft e Terrace, il 4 e 5 febbraio 2014, dalle ore 9 alle 17.

 

Le aziende espositrici presenteranno le loro collezioni, Primavera/Estate 2015, selezionate appositamente per il mercato americano. I visitatori di Arts & Tannery potranno visionare i prodotti, nonché partecipare ad una presentazione delle tendenze per la prossima stagione.

 

Arts & Tannery è un evento esclusivo dove vengono esibiti prodotti di alta qualità.  Si tratta di un’occasione unica e utile per coloro che sono in cerca di materiali più innovativi per la produzione di calzature, pelletteria e abbigliamento.

 

Arts & Tannery espone i migliori pellami italiani.  Grandi designers di fama e aziende americane alla ricerca di materie prime per le loro collezioni visitano la manifestazione.  L’innovazione tecnologica e la tradizione manifatturiera, contribuiscono a posizionare l’Italia quale fornitore leader nel settore”, afferma Pier Paolo Celeste, Direttore Rete USA dell’ICE per il Nord America.

 

Oggi c’è un’esigenza ancora più grande di pellami e componenti italiani negli Stati Uniti. Negli ultimi anni, l’industria del cuoio ha riconquistato la leadership tra i fornitori verso negli Stati Uniti, con una quota di mercato del 25% per il periodo gennaio/novembre 2013 seguiti dal Brasile, Messico e Argentina.

 

Aldo Donati, Presidente del Consorzio Italian Leather System dice, “per la 18esima edizione, Arts & Tannery celebra l’alta qualità della pelle, il design e la tradizione italiana.  Inoltre, rappresenta una grande occasione per rafforzare e costruire relazioni tra designers americani e produttori italiani, sottolineando il ruolo fondamentale delle piccole imprese artigiane italiane. L’interesse mostrato per Arts & Tannery ogni stagione, dimostra che esiste una reale necessità di pellami di alto livello.

 

Gli espositori sono: A Tema Conceria, Accoppiature Pisane, Atlas Conceria, Benericetti, Bo-Pell Conceria, Conceria di Urgnano, Mohai Conceria, Natural Pelli, Pellegrini Group, Ri.Pell Conceria, Sanlorenzo, e Ta-Bru.

 

Il 4 e il 5 febbraio, alle ore 10 e alle ore 13, Gianluca Gori presenterà durante una presentazione video, le tendenze di pellami, accessori e componenti di calzature, borse e pelletteria per la stagione primavera/estate 2015.  I quattro trend chiave della stagione sono: 1. Dunetrip, 2. Uploaded, 3. Sunkissed, 4. Faceframe.

 

Per partecipare alla presentazione, bisogna registrarsi online all’indirizzo www.artsandtannery.com.

 

Alcuni più importanti nomi della moda che hanno partecipato in passato sono: Zac Posen , Donna Karan , Calvin Klein , DKNY , Michael Kors , Marc Jacobs , Kenneth Cole , Saks Fifth Avenue , Tumi , Sigerson Morrison , Nine West , Banana Republic , Polo Ralph Lauren , Coach , Brooks Brothers , Cole Haan , Liz Claiborne , Club Monaco , Kate Spade , Andrew Marc , Tommy Hilfiger , Oscar de la Renta , Jimmy Choo .

 

Italian Trade Commission

L’ICE-Agenzia è l’ente governativo Italiano che ha il compito di sviluppare, promuovere e facilitare i rapporti commerciali tra l’Italia e gli altri paesi del mondo.  Negli USA, l’obiettivo è di espandere le relazioni tra aziende italiane e americane e di sviluppare il commercio tra l’Italia e gli Stati Uniti.  Per raggiungere quest’obiettivo, il nostro ufficio: fornisce informazioni, assiste le aziende a scegliere partners commerciali, promuove prodotti attraverso mostre, b2b, riunioni, fiere, seminari, delegazioni, degustazioni e media, sia in Italia che negli Stati Uniti.  La nostra rete globale è costituita da 75 uffici in 65 paesi. I nostri uffici negli Stati Uniti si trovano a New York, Atlanta, Chicago, Los Angeles e Miami.

 

Italian Leather System

Italian Leather System è un consorzio che unisce il meglio delle aziende italiane del settore dei pellami.  Il Consorzio è stato costituito come piattaforma per lo scambio di idee ed esperienze . L’obiettivo primario è quello di presentare l’eccellenza del prodotto italiano, grazie al contributo delle diverse aziende aderenti.

 

Press contact:  ITC contact:
Virginia Cademartori  Francesca Maniscalco
Sally Fischer Public Relations  Italian Trade Commission New York
212.246.2977 212.848.0370
Virginia@sallyfischerpr.com fran@italtrade.com

IL TESSILE ITALIANO GUIDA LA
PREMIERE VISION PREVIEW NEW YORK / INDIGO”

 

Il gruppo italiano è ancora una volta il più numeroso con 49 aziende espositrici. I dati del periodo gennaio-novembre 2013 confermano il trend di ripresa delle importazioni dall’Italia. I tessuti di lana continuano ad essere la categoria più richiesta. Premiere Vision Preview New York / Indigo anticipano ai buyer americani le collezioni che verranno presentante  a Milano Unica a febbraio 2014.

 

New York 14 gennaio 2014 – Si è inaugurata oggi, presso il Metropolitan Pavilion, la ventesima edizione di Premiere Vision Preview New York/INDIGO, la più importante fiera del settore tessile-abbigliamento ed accessori nella East Coast degli Stati Uniti, che sarà aperta agli operatori americani fino a domani, 15 gennaio 2014. Inoltre, per la prima volta l’ICE darà supporto a cinque aziende italiane che partecipano a INDIGO fiera di stampe per tessuti che si tiene in concomitanza con Premiere Vision Preview New York ubicata al 3-4 e 5 piano del Metropolitan Pavilion.
La partecipazione italiana conferma un’ottima presenza con 44 aziende a Premiere Vision Preview New York provenienti dai principali distretti produttivi italiani in Piemonte, Lombardia e Toscana e con cinque aziende a INDIGO. La Turchia partecipa con 24 aziende, seguita dalla Francia con 23 espositori. Secondo una stima dell’ente organizzatore, si prevede, nel corso dei due giorni di apertura, un flusso di circa 3.000 operatori specializzati.

 

Le aziende italiane espositrici Premiere Vision Preview NY sono:

Alcantara Argomenti Tessili
Barzaghi Bottonificio BAP / Corozite
Bottonificio Padano Brunello
Carlo Pozzi Cotonificio Carlo Bonomi
Crisden Bijoux Efilan
Fancy by Rodilosso Fantasie Tricot
Frizza Giemme
Gruppo GF Intesa C
Lanificio Campore Lanificio Nova Fides
Lanificio Subalpino Lartigianabottoni
Magazzini Mercerie Maglificio Ripa
Maglificio Ripa Marco Lagatolla
Mario Cucchetti Tessuti Mauri Angelo
Miroglio Textile Olmetex
Oltolina Pizval
Proposte – Tessuti Italiani Ramponi
Ricamificio Braga Ricamificio Gimar
Ricamificio Levi Seterie Argenti
Seterie Argenti Simona B Collection’s
SMI Tessuti Staff Jersey
Tesj-Div. Duca Visconti di Modrone Tessitura Corti
Tessitura Marco Pastorelli Toschi Passamanerie
Vivolo New Label Evolution

Gli studi di design che partecipano a INDIGO sono:

Anteprima

Lineastudio

Studio 33

Contromoda

Musticstyle

Dall’esame dei dati dell’US Department of Commerce, elaborati dell’ufficio ICE di New York, si rileva che nel periodo gennaio-novembre 2013, l’Italia si posiziona quale sesto fornitore di tessuti per abbigliamento con alcune differenzioni:  per i tessuti in lana emerge che l’Italia si riconferma il primo paese fornitore ($43,33 milioni, + 1.63%); per i tessuti di seta, al quarto posto ($23.01 milioni, -8.42%); per i tessuti tecnici ed industriali che riportano un considerevole aumento pari al 26.72% rispetto allo stesso periodo del 2012.

Pier Paolo Celeste, direttore dell’ICE di New York, evidenzia che “malgrado positive, le statistiche non rilevano un considerevole ammontare di export in valore in quanto un’ampia quota dei tessuti italiani acquistati da clienti americani viene spedita dalle aziende italiane direttamente verso paesi terzi, dove sono concentrati i centri di produzione. Il punto di forza e di attrazione dei tessuti italiani continua ad essere un’ offerta di novita’ frutto di una costante e quotidiana ricerca di attenzione a processi produttivi sempre migliorativi per rendere il brand Made in Italy fresco e aggiornato per un mercato mondiale costituito anche di consumatori esigenti”.

Premiere Vision Preview New York/Indigo si conferma quale l’appuntamento “da non perdere” considerato che rappresenta l’anticipazione sul mercato USA di tutte le novita’ che verranno presentate poi a Milano Unica e a Premiere Visione Parigi.

 

Per maggiori informazioni contattare:

asmargiassi@ice.it;

mterminiello@italtrade.com


SINTESI INTERSCAMBIO ITALIA-USA

 

GENNAIO-NOVEMBRE 2013

 

I dati di novembre appena rilasciati dal Department of Commerce americano continuano a confermare il buon andamento dell’export italiano in Usa nel 2013.

 

Gli Stati Uniti hanno importato dall’Italia merci per un valore di  35,3 miliardi di dollari, pari a un aumento del 3,9% sullo stesso periodo del 2012. La quota di mercato dell’Italia è salita all’1,69% rispetto all’1,62% registrato nello stesso periodo del 2012, e il saldo commerciale ha raggiunto i $20,1 miliardi (+$946 milioni rispetto a novembre 2012).

 

In diminuzione, costante dall’inizio dell’anno, le importazioni USA dal mondo (-0,64% rispetto a novembre 2012), in aumento, quelle dall’UE: +1,13% seppur a un ritmo più decelerato rispetto a ottobre 2013. L’Italia si attesta sempre più saldamente in quarta posizione tra i Paesi fornitori in ambito UE e l’undicesima a livello mondiale. 

L’analisi per macrosettori conferma la meccanica come primo comparto (20,3%), seguito da moda (15,9%), agroalimentari e vini (10,4%), veicoli terrestri (6,9%),chimica e derivati del petrolio (5,2%), farmaceutica (5,8%), arredamento (4,9%) emacchine elettriche (4,3%). Tra i settori in calo: chimica e derivati del petrolio (-30%) e macchine elettriche (-10%). 

 

Il comparto che è cresciuto di più in valore rispetto agli undici mesi del 2012 ê il comparto dell’arredamento, legato questo positivo dato, ai dati di novembre delle nuove costruzioni che per la prima volta in sei anni hanno superato il milione di unità (1.091.000 pari a un aumento del 29,6% rispetto al 2012, aumento che non si verificava dal gennaio del 1990). Si è costruito soprattutto nella regione Sud degli Stati Uniti (449.000 unità), nella regione Ovest (171.000 unità), Mid-West (154.000 unità) e Nord Est (68.00 unita). È il Mid-West che ha avuto la dinamica più elevata con un più 39% rispetto al 2012.


Continua anche l’andamento positivo delle importazioni dall’Italia di prodotti a tecnologia avanzata (ATP) il cui valore è pari a $3,86 miliardi,  in crescita del 6,7% rispetto al periodo gennaio-novembre 2012, rappresentando l’11% sul totale importato dall’Italia. Tra i settori di maggiore peso: aerospazio $1,54 miliardi (40% sul totale ATP),biotecnologie $773 milioni (20%) e life science  $589 milioni (15,3%).
 


ICE NEW YORK

by Pier Paolo Celeste

Mi trovate particolarmente soddisfatto in questo momento perché i dati dei primi nove mesi del 2013 circa l’andamento delle importazioni americane dall’Italia confermano nuovamente come sia questo il momento giusto per venire negli USA. Dalla comparazione gennaio-settembre 2013 con lo stesso periodo 2012 emerge che le importazioni USA diminuiscono dal Mondo dello 0,9%, sono ancora in flessione dall’Unione Europea, mentre crescono di oltre il 3% dall’Italia (28,4 miliardi di dollari, che accrescono il saldo commerciale, attivo per il nostro Paese a quasi sedici miliardi di dollari). Siamo saldamente undicesimo paese fornitore con una quota dell’1,7%. Prescindendo dai numeri esalta la composizione del paniere merceologico, vasta e composta di tutti i prodotti: innanzitutto la meccanica (20,4% del totale), cresciuta nei primi nove mesi del 7,7%; la moda (15,8% del totale) in cui si distinguono l’abbigliamento (+6,6%); le calzature (+7,1%); la gioielleria e l’oreficeria (+10,9%); l’agroalimentare e i vini (10,1% del totale). Sono davvero sorprendenti i volumi del comparto vinicolo che superano quelli dell’abbigliamento (1,1 miliardi di dollari contro un miliardo di dollari) cresciuto nei primi nove mesi del 2013 del 9,3%. Completano il panorama dei prodotti provenienti dall’Italia l’arredamento (4,9% del totale) all’interno del quale crescono maggiormente il comparto dei mobili (+17,2%) e inoltre veicoli terrestri, farmaceutica, ottica e strumenti di precisione, tutti crescenti a due cifre. Ho menzionato prodotti quasi tipici per i quali il nostro Paese è già ben noto negli Stati Uniti, ma una quota importante di essi è costituita anche da prodotti a tecnologia avanzata (l’11,1% del totale importato dall’Italia), che crescono a due cifre nel periodo considerato: aerospazio (+38,6%), biotecnologia (+20,6%), life science (+16%) il che conferma quanto i prodotti italiani siano non solo presenti ma graditi a un mercato così vasto. È con questa capacità di offerta che l’Itala si affaccia agli USA che segna in Pil previsto la cui crescita è stata rivista a rialzo rispetto a quella precedentemente indicata (3,6% contro 2,8%). Una produzione industriale cresciuta dell’0,8%; il comparto delle costruzioni – tipico settore termometro dell’andamento di un paese – cresciuto a settembre del 13% con dati in maggior ascesa per il non residenziale (+24%), gli hotel (+19%), la sanità (+144%). Dati che contribuiscono a innalzare il Consumer Confidence Index al 71.2%. Date le premesse è stato naturale che l’Agenzia ICE reagisse immediatamente per cogliere a pieno le opportunità che si presenteranno per le imprese italiane stanziate per le iniziative contenute nel programma 2014, due milioni e mezzo di Euro che raddoppieranno con il contributo privato. Tali risorse verranno impiegate per il comparto moda (35%), per la meccanica (30%), per il ciclo e motociclo (10%) per l’editoria e cinema (10%) per le biotecnologie (8%), per la nautica e cantieristica (7%). Per ciascun settore verranno realizzate iniziative di Marketing Mix: da manifestazioni in loco a presentazione di prodotti a incontri B2B a missioni incoming di operatori in Italia. A queste iniziative ne andranno aggiunte altre, eseguite su richiesta diretta degli interessati: nel 2013 abbiamo realizzato attività per cinque regioni (Piemonte, Umbria, Sicilia, Toscana, Trentino), 6 enti fieristici (Milano, Verona, Cesena, Rimini, Bologna, Parma), 4 per istituzioni (Confindustria Venezia, Confindustria Roma, Centro Estero del Piemonte, Confindustria Ceramiche) e poi ancora (Politecnico Marche, ANSA) due partecipazioni a fiere su base privatistica che hanno coinvolto 230 aziende. Questo elenco mira a essere un grande stimolo per altre istituzioni, per tutti i loro marketing manager e responsabili internazionalizzazione affinché considerino gli Stati Uniti il mercato cui in questo momento dedicare la massima attenzione. Ma un altro atout avranno le imprese: poter contare su un sistema Italia particolarmente affiatato e operante in strettissimo raccordo per massimizzare l’efficacia dell’iniziativa, quindi l’Ambasciata e il Sistema Consolare con gli Istituti di Cultura, l’ENIT, le Camere di Commercio tutte tendenti a interagire amplificando l’esposizione del Made in Italy. L’Agenzia ICE è pronta ad accogliere e a seguire le imprese nel loro percorso americano. L’Agenzia ICE si è strutturata per partecipare al processo in modo ancor più dinamico: un ufficio unico con 5 porte di accesso; New York, Los Angeles, Chicago, Miami e Atlanta, salvaguardando la specializzazione settoriale ma approfondendo una visione integrata dell’approccio al mercato, realizzando iniziative nei territori ricchi della provincia americana (dove si dirada la competizione commerciale internazionale), aggregando comparti merceologici con asset importanti quali Cultura e Turismo, ottimizzando le risorse. Ottimo esempio di integrazione Trans – ministeriale è la collaborazione con il Ministero dell’Ambiente che ha aperto un proprio desk presso ICE New York in grado di cogliere molte opportunità che si presentano nel grande continente americano in tema di energie rinnovabili, green economy, efficienza energetica, gestione di rifiuti, temi per i quali contrariamente a quello che si può pensare il Paese soffre di carenze in quanto ha iniziato da poco a considerare di affrontarlo con serietà. Mi preme anticipare qui il lavoro più puntuale che l’ufficio svolgerà a favore degli startup per i quali ha avviato una serie di iniziative che coagulino l’offerta italiana per proporla nei più autorevoli consensi. L’Agenzia ICE nell’ambito della nuova legge creata proprio sulle startup e sulla agenda digitale, entrambe confluite in destinazione Italia e attivamente partecipanti alla “diplomazia della crescita” è pronta a fare incontrare i vari mondi americani con quelli che correttamente sono stati definiti i nostri “artigiani digitali”, il nostro nuovo Made in Italy cui molto è affidato per contribuire a cambiare l’immagine del nostro Paese. Questo sarà l’assetto strutturale e programmatico cui desidero sottolineare, corrisponderà un metodo di lavoro che coinvolgerà sempre player importanti che già operano sul territorio; ogni idea verrà testata col mercato che ne verrà a confermare l’efficacia, la tempistica, le modalità di realizzazione per offrire alle imprese iniziative “garantite” nei risultati perché l’orizzonte del ritorno dell’investimento – ove il settore lo permetta – dovrà necessariamente essere il breve/medio periodo. Questo approccio pragmatico, come il mercato USA richiede, è stato quello che ha contraddistinto l’incipit del Ministero dello Sviluppo Economico che intende attivare una stategia che aumenti la visibilità dei prodotti italiani negli USA in vista della conclusione del TTIP (Trans – Atlantic Trade and Investment Partnership) un accordo importante che mirerà a ridurre e, sperabilmente, eliminare le barriere tariffarie e non tariffarie fra Stati Uniti e Unione Europea. Un recente studio di Prometeia prevede che l’Italia sarà tra i paesi maggiormente beneficiati dalla Partnership al punto che un’estensione ampia dell’accordo di liberalizzazione potrebbe incidere positivamente sulla nostra economia e, nei tre anni successivi alla sua applicazione, incrementare di mezzo punto il nostro Pli (5,6 miliardi di Euro) occupando aggiuntive 30,000 unità lavorative. Altra occasione di grande visibilità del nostro Paese negli USA sarà l’EXPO 2015 a Milano il cui tema attualissimo sarà “Feeding the planet”. In occasione dei nostri frequenti incontri con controparti americane percepisco verso l’EXPO un interesse crescente che sarebbe estremamente utile alimentare proponendo inziative specifiche che anticipino quanto avverrà a Milano. Gli organizzatori hanno previsto venti milioni di visitatori, un quinto dei quali provenienti da questo paese. L’Agenzia ICE, il Sistema Italia negli Stati Uniti vogliono cogliere questa occasione per accrescere questo numero.


Pier Paolo Celeste

Pier Paolo Celeste

Da aprile 2013 ricopre l’incarico di direttore dell’ufficio di New York e di coordinatore degli uffici ICE nel mercato USA

Nato a Roma, dove si è laureato in Scienze Politiche indirizzo Economico presso l’Università di Roma La Sapienza, ha conseguito un Master Universitario Alta Amministrazione presso il Sole-24 ORE.

Ha iniziato a lavorare all’ICE nel 1982. Nell’ambito dell’ICE ha svolto attività merceologiche molto diversificate e ha diretto gli uffici di Torino, Trieste, Genova, Milano e Varsavia.

Ha detenuto diversi incarichi in Sede tra cui: Direttore Dipartimento Servizi, Direttore del Dipartimento Promozione dell’Internazionalizzazione; Area Beni Strumentali, Tecnologia, Area Programmazione e Controllo.

Tra gli Incarichi esterni, Pier Paolo Celeste è componente del Consiglio Scientifico DISET (Dipartimento per lo sviluppo delle Economie Territoriali presso la Presidenza del Consiglio); del Comitato Scientifico di Sapienza Innovazione, presso l’Universita “La Sapienza” di Roma; del Consiglio di Amministrazione di RitSpa (Società Rete Italia Internazionale Spa); e del Consiglio di Amministrazione di INFORMEST (Agenzia per lo sviluppo e la cooperazione economica internazionale).

Oltre alle esperienze maturate all’ICE , il Dr. Celeste e’ stato, dal luglio del 2004 a settembre 2008, membro del Consiglio di Amministrazione dell’INAIL in qualità di Esperto di Pubblica Amministrazione. Nell’ambito di tale attività è stato Presidente della delegazione con le Organizzazioni Sindacali, delle Commissioni Bilancio e Tasso di attualizzazione, nonché membro delle Commissioni Prevenzione, Avvocatura, Investimenti.


168x216

L’ICE-Agenzia ha il compito di agevolare, sviluppare e promuovere i rapporti economici e commerciali italiani con l’estero. Negli Stati Uniti, il nostro obiettivo è di espandere le relazioni tra aziende italiane e americane e di sviluppare gli scambi tra l’ Italia e gli Stati Uniti.
Per raggiungere quest’ obiettivo, diffondiamo informazioni, assistiamo le aziende nella selezione dei settori e partner, promuoviamo prodotti attraverso incontri b-to-b , fiere, mostre, seminari, missioni di delegazioni commerciali in Italia e negli Stati Uniti, e attraverso degustazioni e campagne mediatiche.
La nostra rete globale è di 75 uffici in 65 paesi. Negli Stati Uniti siamo a New York (ufficio di coordinamento per gli Stati Uniti), Atlanta, Chicago, Los Angeles e Miami.

Per maggiori informazioni visitate il ns sito www.ice.gov.it
O uno dei nostri siti web specializzati ai seguenti link:
Italiancleantechnology.com
Italianmade.com (agroalimentari)
Italytile.com
fashionitalianstyle.com


SINTESI INTERSCAMBIO ITALIA-USA

GENNAIO-OTTOBRE 2013

I dati del Department of Commerce americano per ottobre 2013 confermano il buon andamento dell’export italiano in Usa.

Gli Stati Uniti hanno importato dall’Italia merci per un valore di quasi 32 miliardi di dollari, pari a un aumento del 4,23% sullo stesso periodo del 2012, mentre l’export USA verso l’Italia ha registrato un aumento del 1,67 % sul 2012.  La quota di mercato dell’Italia è salita all’1,68% rispetto all’1,61% registrato nello stesso periodo del 2012, raggiungendo un saldo commerciale di $18,2 miliardi (+$1,07 miliardi rispetto a ottobre 2012).

 In diminuzione, ormai costante dall’inizio dell’anno, le importazioni USA dal mondo (-0,32% rispetto a ottobre 2012), seppur a un ritmo più decelerato in confronto allo  -0,87% registrato a settembre 2013. Da notare, invece, un aumento accelerato nelle importazioni dall’UE: +1,46% rispetto all’ottobre 2012. Questo dato rappresenta anche un considerevole aumento sul -0,12% registrato a settembre 2013.  L’Italia si attesta saldamente sulla quarta posizione tra i Paesi fornitori in ambito UE e l’undicesima a livello mondiale. 

L’analisi per macrosettori conferma la meccanica come primo comparto (20,4%), ma in lieve diminuzione rispetto all’ottobre 2012 (20,5%) seguito da moda (15,8%), agroalimentari e vini (10,3%), veicoli terrestri (6,7%), chimica e derivati del petrolio (6,2%), farmaceutica (6%), arredamento (4,9%) e macchine elettriche (4,3%). Tra i settori in calo: chimica e derivati del petrolio (-27,9%) e macchine elettriche (-10,9%).

Confortante l’andamento delle importazioni dall’Italia di prodotti a tecnologia avanzata (ATP) che hanno registrato un valore pari a $3,55 miliardi,  in crescita del 9,2% rispetto al periodo gennaio-ottobre 2012, raggiungendo una quota dell’11,1% sul totale importato dall’Italia. Tra i settori di maggiore peso: aerospazio $1,4 miliardi (39% sul totale ATP), biotecnologie $747 milioni (21%) e life science  $550 milioni (15,4%).

Come  di consueto, siamo a disposizione per approfondimenti o dettagli desideraste analizzare.

Infine, insieme ai colleghi di ICE New York, Vi auguro un sereno Natale e un 2014 ricco di soddisfazioni. 


Gli Uffici negli USA:

NEW YORK
Italian Trade Commission
33 East 67th Street
New York, NY 10065-5949
Tel: (212) 980-1500
Fax : (212) 758-1050
E-mail: newyork@ice.it
Pier Paolo Celeste, Trade Commissioner
ATLANTA
Italian Trade Commission
233 Peachtree St., N.E.
Suite 2308 – Harris Tower
Atlanta, GA 30303
Tel: 404/525-0660
Fax : 404/525-5112
E-mail: atlanta@ice.it
Alessandro Musa, Assistant Trade Commissioner
CHICAGO
Italian Trade Commission
401 N. Michigan Avenue, Suite 3030
Chicago, IL 60611
Tel: (312) 670-4360
Fax : (312) 670-5147
E-mail: chicago@ice.it
Matteo Picariello, Trade Commissioner
LOS ANGELES
Italian Trade Commission
1900 Avenue of the Stars
Suite 350
Los Angeles, CA 90067
Tel: (323) 879-0950
Fax : (310) 203-8335
E-mail: losangeles@ice.it
Carlo Bocchi, Trade Commissioner
MIAMI
Italian Trade Commission
4000 Ponce de Leon, suite 590
Coral Gables, FL 33146
Tel: (305) 461 3896
Fax : (786) 497 8900
E-mail: miami@ice.it
Giancarlo Albano, Trade Commissioner

Comments are closed.

0 %