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Tutti pazzi per la piada

“…hai più pensato a quel progetto di esportare la piadina romagnola?” cantava Bersani in Freak, parlando di progetti “stravaganti”, “inusuali”. Come la storia di quando Daniele, Giovanni e Andrea si sono inventati Piada NYC. Prologo: Boston, 2001. Divido il mio appartamento con Daniele, di Modena, mio collega in una tech-startup. Diventiamo amici e da subito pensiamo di avviare un business insieme in USA. Poi, nel 2002, torno in Italia, mentre Daniele si sposta a NY. Nel frattempo Giovanni, marchigiano, decide di sposarsi. È il 2003: Daniele, che con lui ha studiato al Master, va in Italia al suo matrimonio e Giovanni va in viaggio di nozze a New York a trovare Daniele. E arriva l’illuminazione. «Apriamo una piadineria». È una pazzia. Solo a Manhattan ci sono quasi 20.000 ristoranti. Ogni 5 locali che aprono nel food, 4 falliscono entro il secondo anno. Sufficientemennte folle, quindi Daniele ci sta. Sale a bordo anche Andrea, di Maranello, amico dei due e in quel momento in Africa con una Onlus. Il progetto diventa più ambizioso: una catena di piadinerie! In fondo Mc Donald’s e Starbucks hanno iniziato partendo da un solo locale… Alla fine del 2004 il business plan è pronto e cominciamo a chiedere i soldi ad amici, parenti e fidanzate. A gennaio 2005 cena a Maranello, per conoscerci tutti. Il progetto viene illustrato in modo onesto e trasparente. I rischi sono tantissimi. Nessuno dei tre ha mai fatto una piadina, ottenere i visti in America è un’impresa, il mercato è saturo, la piadina non la conosce nessuno. Tutti confermiamo l’impegno preso, versiamo i soldi e diventiamo titolari di un sogno. A febbraio Giovanni e Andrea raggiungono Daniele a New York e in meno di due mesi trovano il locale giusto, nel Lower East Side. Viene fondata la ADG group, dalle iniziali dei loro tre nomi. Piada sarà il nome del locale. I visti ce li danno, il locale viene ristrutturato “in casa” dai tre fondatori, con l’aiuto di alcuni compagni di calcetto – avvocati, architetti – che saranno poi i primi clienti di Piada. A settembre 2005 si apre! Le piadine piacciono – nel menu hanno i nomi dei film di Fellini – i clienti aumentano e il locale finisce su Time Out NY! 2006 e 2007 sono anni da incorniciare e quindi decidiamo di aprire la seconda piadineria e di cercare altri soci. Ne parlo in Italia con Alessandro, caro amico, in cerca di nuovi investimenti. Alessandro vola subito a New York, vede Piada e ci sta! E quindi si ricomincia… Nella primavera del 2009 troviamo la location su Lexington Avenue, e a novembre 2009 apriamo, nel Citigroup Center. L’inizio del 2010 è durissimo: Andrea deve tornare in Italia e Piada 1 fatica per via della crisi di fine 2008, per cui la vendiamo e ci concentriamo su Piada 2. Poi le cose cominciano cambiare. I clienti adorano i prodotti eccellenti, i processi perfetti e l’atmosfera italiana e diventano i veri ambasciatori di Piada, attivando un passaparola che fa decollare il fatturato del 2011 e del 2012 e, nel gennaio 2013, la sorpresa: «Salve, siamo dell’Hotel Plaza, ci piacerebbe se apriste Piada nella nostra nuova Food Hall». Incredibile! Naturalmente ci stiamo. Pensiamo in grande e ci prendiamo lo spazio destinato a 2 ristoranti, e in estate Daniele e Giovanni mi chiamano: «dai, vieni a darci una mano!» Voi che avreste fatto? Quando gli amici chiamano… Lascio anch’io l’Italia e mi trasferisco a New York. Firmiamo a ottobre e in 12 settimane apriamo Piada Plaza! Che onore! E che grande soddisfazione.
Piada Plaza va benissimo da subito, Piada Lexington continua a crescere… E adesso? Se volete saperne di più, veniteci a trovare o seguiteci su PiadaNyc.com!

Sebastiano Peluso (@sebypeluso)

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