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LA LAMBORGHINI MIURA FESTEGGIA I SUOI 50 ANNI DI STORIA

È il 1966 quando la Lamborghini Miura cambia il mondo dell’automobile. Con il suo motore V12 centrale e il corpo affascinante, disegnata da Marcello Gandini per Bertone e progettata dagli ingegneri Gian Paolo Dallara e Paolo Stanzani, la due posti ridefinì il concetto di vettura sportiva. Ferruccio Lamborghini non ha mai voluto rivelare che cosa gli avesse suggerito l’analogia con il nome di questa razza di tori straordinaria e fortissima, che è un mito della tauromachia spagnola. Di sicuro a lui, che era nato sotto il segno del Toro e che proprio da questo segno aveva ricavato l’orgoglioso blasone di tutte le sue attività industriali, chiamare un’automobile con il nome di un toro da combattimento doveva venire naturale. I toreri parlano spesso, nei loro libri, dello sguardo inconfondibile dei Miura: uno sguardo da combattenti veri, astuti e forti. Il nome era quindi particolarmente azzeccato, fulmineo nelle sue cinque lettere. Il lavoro per preparare la Miura divenne immediatamente frenetico. Gandini raccontò che da ottobre a febbraio lavorarono tutti ventiquattr’ore al giorno, tutti i giorni della settimana, per rispettare un appuntamento imperdibile: il Salone dell’Automobile di Ginevra del 1966, dove la Miura ne fu regina incontrastata. Nel 2016, dopo 50 anni dalla nascita dell’iconica Miura, Automobili Lamborghini celebra questo importante anniversario con una serie di eventi in tutto il mondo dedicati ai propri clienti e appassionati. Il culmine delle celebrazioni si è svolto dall’8 al 12 giugno attraverso il Miura Tour, il grande raduno di proprietari arrivati in Italia che hanno percorso un viaggio di oltre 500 km tra Emilia, Liguria e Toscana. Il tour ha visto il coinvolgimento di 20 tra le più belle Lamborghini Miura costruite dal 1966 al 1972 e arrivate per l’evento da Giappone, Stati Uniti e dai principali paesi europei. La città di Bologna ha accolto il giorno 8 giugno l’arrivo delle vetture, esposte nella prestigiosa cornice di Piazza Minghetti. Il 9 mattina il corteo è partito alla volta della sede storica di Sant’Agata Bolognese, dove i proprietari hanno visitato lo stabilimento e hanno potuto assistere all’inaugurazione del nuovo Museo Lamborghini. Dal pomeriggio il convoglio di Miura ha proseguito per Varano de Melegari, con una sosta alla famosa sede dell’ingegnere padre della Miura, Gian Paolo Dallara. Il 10 giugno da Parma le vetture hanno proseguito per Viareggio con una sosta in Liguria, nella magnifica cornice di Portovenere. L’11 giugno il Tour ha raggiunto la Toscana con l’attraversamento di scenari unici, tra cui Lucca e Firenze, dove le vetture sono state esposte fino al 12 nella storica Piazza Ognissanti. Nell’ambito delle celebrazioni, Automobili Lamborghini ha fatto ripercorrere inoltre alle due Miura del suo Museo storico le strade del film “The Italian Job” di Peter Collinson. Come nella sequenza iniziale della pellicola cult del 1969, le vetture sono salite sui tornanti della strada statale 27 del Gran San Bernardo, nel cuore delle Alpi, su un percorso di quasi 2.000 metri di dislivello. In occasione dell’evento si è svolta la reunion dei “padri” della Miura, gli ingegneri Gian Paolo Dallara e Paolo Stanzani, responsabili del progetto tecnico, insieme a Marcello Gandini, che ne firmò il design per la Carrozzeria Bertone. I mezzi Anas e la Polizia stradale hanno scortato le supersportive Lamborghini fino al Passo del Gran San Bernardo, aperto in via eccezionale solo per questo evento. IL NUOVO MUSEO LAMBORGHINI Il Museo Lamborghini, inaugurato nel 2001 presso la sede storica di Sant’Agata Bolognese, si è rinnovato completamente diventando un’ autentica esperienza che spazia dal passato al futuro del Marchio del Toro. Il nuovo concept si annuncia ai visitatori col bianco dei pavimenti e le tonalità di grigio di pareti e soffitto che mettono in risalto i colori delle vetture esposte e delle decorazioni, ispirate alle tinte più vivaci della storia Lamborghini. Il nuovo Museo ha inaugurato il 9 giugno 2016, alla presenza di Stefano Domenicali, Chief Executive Officer di Lamborghini, proprio in occasione dell’arrivo in Azienda della prima tappa del Miura Tour. Per il visitatore l’esperienza museale è divisa in capitoli: all’ingresso si è accolti dal veloce passaggio, in una ambientazione tipicamente emiliana, di una Aventador ed una Huracán che immergono immediatamente il visitatore nella sonorità inconfondibile delle vetture Lamborghini. Poi si incontra la prima automobile nata a Sant’Agata, la 350 GT del 1963 per scoprire, subito dopo, nel suo cinquantesimo anniversario, la ormai mitica Miura. Nell’area dedicata alla tecnologia, oltre ai motori più celebri, viene proposta la storia dell’evoluzione del Marchio attraverso i modelli che hanno introdotto le principali evoluzioni tecniche, come la Sesto Elemento per il carbonio e l’Asterion per l’ibrido. Sempre al piano terreno un salto nel futuro con l’Urus, il concept del SUV Lamborghini previsto per il 2018. Al piano superiore, due i temi principali: l’esposizione di tutti i principali modelli Lamborghini a partire dalla attuale Aventador per arrivare alle classiche a motore anteriore, e l’area dedicata al motorsport, che riproduce nell’allestimento e nei colori, gli spazi tipici del mondo delle c orse. La parte centrale del piano è dedicata alla Miura e ai suoi 50 anni di storia: esposti anche, per l’importante anniversario, l’esemplare unico del modello roadster e il rolling chassis che mostra la raffinatezza e l’innovazione tecnologica del telaio del 1966. Il Museo Lamborghini, visitabile dal lunedì al sabato dalle 10 alle 17, offre, su prenotazione, l’opportunità di visitare le linee di assemblaggio delle vetture attualmente in produzione. Un modo unico per offrire ai fan del marchio del Toro una panoramica completa della storia del mito, che prosegue la sua corsa oggi sulla scia della prima idea visionaria di Ferruccio Lamborghini.

Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito www.lamborghini.com

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