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Dopo il grande successo negli USA La Regione Calabria anche in Germania si conferma la Regione Italiana  trend del 2017

Dopo il grande successo al Summer Fancy Food di New York dello scorso giugno 2017, la Regione Calabria si conferma anche in Germania alla fiera Anuga, come Regione Italiana trendsetter.
Anuga, la fiera internazionale del food and beverage che si svolge ogni due anni ed è riconosciuta come la più importante al mondo per il settore agroalimentare. Al grande appuntamento la Calabria si presenta forte in questo settore che la vede presente con il suo immenso patrimonio in gran parte certificato biologico.
 
Il 2017 è l’anno della Calabria. “Gli Stati uniti sono affascinati dalle eccellenze gastronomiche della Calabria”. Ad affermarlo è la stessa giornalista Danielle Pergament del New York Times. La cronista ha collocato la Calabria tra le 52 mete imperdibili per il 2017, proprio perché affascinata dalle performances di Chef che della tradizione calabrese hanno voluto fare il loro cavallo di battaglia. “MasterCard” l’ha inserita nella lista dei 10 tesori nascosti per il 2017 e anche “The Telegraph” e il quotidiano francese “Le Monde” a firma di Jerome Gautheret ne celebrano le “sublime” bellezza delle spiagge.
Paradossalmente il mancato sviluppo e l’isolamento di questa terra,  che è la vera patria della “Dieta Mediterranea”, diventano oggi un valore aggiunto. È proprio in Calabria, a Nicotera, che il Professor Ancel Keys, caposcuola di un nuovo stile alimentare e di benessere psicofisico, nel 1957 ha individuato la dieta che avrebbe denominato “Mediterranea”, diventata poi Patrimonio Immateriale dell’Unesco. Qui antiche varietà di frutta, ortaggi e vitigni altrove perduti, sono giunti sino a noi, conservati in nicchie di arretratezza, consegnandoci una antica genuinità di incalcolabile valore.
Oggi lo scienziato italiano Valter Longo, autore del rivoluzionario “La dieta della longevità”, ricercatore della University of Southern California (Usc) e dell’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare (Ifom) di Milano, originario di Molochio in Calabria, non manca mai di ribadire e approfondire le virtù dell’alimentazione semplice e genuina della sua infanzia calabrese.
 
La Calabria vanta un patrimonio di circa 350 vitigni autoctoni. Su tutto il territorio regionale nascono vitigni che vantano una storia unica, con vini dal carattere deciso ed un gusto inimitabile, frutto delle caratteristiche dei terreni ed al clima particolarmente favorevole.
La qualità dei vini è cresciuta grazie alla passione di tenaci agricoltori, che con l’ausilio della ricerca, continuano a migliorare le varietà genetiche e valorizzando i vitigni autoctoni e portando un aumento significativo della produzione di vini biologici.
Numerosi riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale.
Eric Asimov,  per il New York Times ha consacrato il Gaglioppo di Cirò in provincia di Crotone,  il mitico vino offerto duemila e cinquecento anni fa agli atleti vincitori delle Olimpiadi, inserendolo tra “I  dodici vitigni rari e di maggior valore del mondo” definendolo “…rustic reds, with aromas of roses and smoke and grippy tannins”.
E ancora Robert Camuto su Wine Spectator  scrive “Il prossimo grande vino italiano è il Cirò. Così Wine Spectator racconta la Calabria”. Sempre Wine Spectator nella lista dei 100 vini italiani selezionati per Opera Wine, non fa mancare giusti riconoscimenti a vini made in Calabria, frutto di vitigni millenari, autentica espressione del territorio.
Ma non finisce qui. L’Ambasciatrice della Cucina Italiana nel Mondo Lidia Bastanich ha assicurato che “I cibi trendy per il 2018 sono calabresi” – e cita  – la ‘nduja, il caciocavallo, la liquirizia ed il bergamotto”. Lidia nei mesi passati ha avuto modo di approfondire la conoscenza culinaria in Calabria in occasione di un tour voluto dal Dipartimento Agricoltura e Agroalimentare della  Regione Calabria in collaborazione con la Calabria Film Commission, che hanno creato importanti opportunità di confronto tra gli operatori del settore e la regina degli show televisivi di cucina negli Usa. Non è mancata nel corso del tour una attenzione ai presidi “Slow Food” calabresi che sono sparsi su tutto il territorio regionale.

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