Editoriale

Benvenuta Italia

È l’Italia che suona e stupisce, che dipinge e crea. È l’Italia che sogna, nonostante tutto. Da Bolzano a Palermo, c’è una cultura che sopravvive al tempo e supera gli ostacoli. E allora: Benvenuta Italia. Il mondo apre le porte a chi ha cambiato la storia. L’Italia è dappertutto con i suoi sapori, la sua arte, con le idee rivoluzionarie e i paesaggi strabilianti.
Questa è l’Italia che vi presentiamo e che vi stupirà. Ancora una volta. Con quell’immagine che gli inglesi ne hanno ricavato come solo loro riescono a fare. Un imprinting in cui il nostro Paese ha preso quella forma irregolare e forse, proprio per questo, affascinante. Piena di contraddizioni e quindi unica. Piena di vette e di pianure, di terraferma e isole. Piena di storie. Come quella di Gianluca Pellerito, enfant prodige della batteria e della musica jazz, che ormai da anni gira il mondo con le sue bacchette e il suo stile. Oppure quella di Marco Ambrosecchia, artista fondatore del movimento dell’Espansionismo che ha contaminato il pianeta con la sua “teoria del tutto”. O ancora quella di Gianni Li Muli, artista e umorista che riesce a esprimere la sua creatività in mondi diversi e per certi versi lontani come pubblicità e teatro, cinema e pittura. Ovvero quella di Flavio Vicari, fotografo che con i suoi “esperimenti sperimentali” ha messo insieme buio e luce, il punteruolo e il martello con i quali l’intenzione si fa suggestione.
Di questa Italia la Sicilia, isola e continente, è forse l’esempio più vitale. Quando sembra inerte è solo perché sta assorbendo nuova energia dalle idee che frullano impazzite e che solo dopo troveranno ordine ed espressione. Da qui partiamo perché solo chi conosce bene il suo metro quadro può capire il mondo.

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