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Muscoli e Cuore

Quando si parla di eccellenza italiana, assieme all’arte, al design e alla cucina, non si può non pensare ai motori. E accanto a marchi storici come Ferrari, Maserati e Lamborghini, un posto di assoluto rilievo spetta alla Ducati, uno dei marchi di motociclette più apprezzato al mondo. La storia della Ducati è una storia di passione, determinazione e ricerca della qualità a livello assoluto. In realtà Ducati nasce a Bologna nel quartiere Borgo Panigale come azienda per produrre componenti per fare le radio. È però con la seconda guerra mondiale che la produzione ha una svolta. Malgrado lo stabilimento sia stato raso al suolo, i fratelli Cavalieri Ducati lo ricostruiscono e mettono in produzione il “Cucciolo” un motore ausiliario per biciclette, per dare la possibilità a tutti di avere un mezzo motorizzato. Da qui parte la corsa della Ducati, alla ricerca di motocicli sempre migliori e performanti. Tanto che negli anni ‘50 avviene il debutto nelle competizioni sportive a cui seguono subito i primi successi. Successi sportivi che l’hanno portata ad essere il marchio leggendario che oggi è. Nella sua storia la Ducati è rimasta fedele ai suoi valori più forti. Un mix di passione, cura del dettaglio e del design che la fa amare così tanto all’estero e soprattutto negli USA. E se la proprietà nel corso degli anni è passata per le mani di gruppi stranieri (ora fa parte del gruppo tedesco Audi) la sua italianità non è in discussione. Per accorgersene basta andare a visitare lo stabilimento di Borgo Panigale. Infatti, assieme al museo che raccoglie i modelli della Ducati succedutisi negli anni, comprese la moto campione del mondo di Moto GP di Casey Stoner e quella più recente di Valentino Rossi, è possibile visitare la linea di produzione. Ed è veramente emozionante, anche per chi non è appassionato, vedere la cura e l’attenzione degli operai specializzati in maglia rossa (giovani e italiani) che assemblano i motori e a poco  a poco ci costruiscono intorno le moto. Come nel caso della nuova Diavel (che significa diavolo in dialetto bolognese), dotata di un propulsore da 162cv che garantisce potenza e guidabilità e un telaio possente ma disegnato per essere confortevole. Muscoli e cuore. Questa è Ducati.

di Peter Zullo

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