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Italians: un Tricolore a Stelle e Strisce

Presentato a New York il 5 settembre, presso il Museo Italiano d’America di New York il libro “Italians: un Tricolore a Stelle e Strisce” di Giovanni Pellerito e Peter Zullo. La prefazione del libro è stata curata dal Professore Joseph Scelsa Fondatore e Presidente del Museo degli Italiani d’America, che si trova al centro di Little Italy nella parte a sud di Manhattan. Italians: “un tricolore a stelle e strisce” vuole raccontare Little Italy attraverso gli occhi gli sguardi le storie e i colori degli Italiani che vivono l’attuale Little Italy.  E lo fa attraverso la sensibilità di Giovanni Pellerito e di Peter Zullo. Giovanni Pellerito, esperto di comunicazione, fondatore ed editore di Benvenuta Italia, ha mappato quanto di più italiano c’è oggi in una metropoli cosmopolita come New York, italianità impressa dall’occhio curioso e raffinato di Peter Zullo, fotografo. Un susseguirsi di passione, emozioni, stati d’animo e modi di fare che ancora danno un senso a una sempre più little, Little Italy. Joseph V. Scelsa, ha sintetizzato il lavoro dei due autori con queste parole: “Italians:  Un Tricolore a Stelle e Strisce è una celebrazione dello spirito, della qualità e amore per la vita dell’Italia, che ha trovato il suo posto in America attraverso il cibo, la fede e la famiglia. Gli Italiani hanno una lunga storia negli Stati Uniti d’America. Nomi come David Rodney e William Paca sono presenti come firmatari della Dichiarazione di Indipendenza dall’Inghilterra nel 1776. Ma è la loro presenza oggi che serve come un ricordo costante delle innumerevoli centinaia di migliaia che emigrarono soprattutto dal sud Italia alla fine del XIX e l’inizio del secolo XXI. La loro eredità culturale vive oggi attraverso i loro figli in ogni aspetto della società americana. Dal proprietario del ristorante al fornitore di raffinati prodotti alimentari italiani, ai baroni dell’industria, gli italiani hanno lasciato il segno in America.  Si sono trasferiti per creare una vita migliore per loro e per i propri figli e ce l’hanno fatto. Lasciando il loro segno. In passato si è detto: “Gli Italiani hanno trovato l’America”. Io dico che l’hanno amata, hanno contribuito a costruirla e hanno creduto in lei, non solo come terra di grandi opportunità, ma come luogo ideale per essere liberi di esprimere il loro talento creativo. Dopo tutto, è nel loro DNA. Giovanni Pellerito e Peter Zullo hanno catturato lo spirito di devozione alla qualità della vita attraverso le immagini che rendono la storia americana italiana si animano”. Nella sua introduzione l’editore Giovanni Pellerito parla cosi: “Gli italiani d’America li riconosci subito, hanno gli occhi fieri, profondi, luminosi, sorridenti, nostalgici, attenti, determinati, dolci e pieni di voglia di comunicare la loro italianità. Grazie al satellite ogni giorno sono attentissimi ai fatti e alla cronaca italiana, alla loro Nazionale di calcio e alla loro squadra del cuore. Dal manager all’operaio,  dall’artista al medico tutti uniti sotto un unico denominatore l’essere italiani nel cuore e nella testa. Se è vero che l’America ha fatto tanto per gli italiani negli anni del boom dell’immigrazione è anche vero che tanto si deve riconoscere a questi italiani che con la loro creatività hanno condito e speziato l’economia e la cultura made in Usa sin dall’inizio del XX secolo! Ricoprono ruoli di primo piano, sono al centro della vita politica economica, scientifica e culturale del loro nuovo paese, in taluni casi hanno dato anche la vita per la loro nuova patria. Se è una cosa che li ha fatti soffrire prima dell’avvento di internet è stato non poter fare arrivare nella loro patria natia la loro forza, la loro tenacia, il loro talento. Oggi gli Italiani d’America sono più felici di ieri. Oggi grazie ai social network hanno finalmente la possibilità di ricongiungersi con quella parte di loro rimasta al di là dell’oceano. Condividere le loro gioie e i loro successi,    le loro creature ed i loro traguardi. Poter mettere “I Like” ai “post” dei loro fratelli, che vivono a migliaia di chilometri di distanza da loro,    fa spuntare nei loro occhi una luce e un sorriso unici. Sono loro gli Italians, gli uomini e le donne italiane che hanno colorato il tricolore    a stelle e strisce!”

Peter Zullo racconta la storia della sua ispirazione:
Sono cresciuto tra i viaggi di lavoro del mio papà negli USA e i racconti di mio zio che a New York c’era andato per vincere la sua sfida personale e arrivare, come ha fatto, a realizzare costumi per alcuni dei più famosi spettacoli di Broadway. Da sempre quindi mi sento legato a New York e al mondo degli italo-americani. Mi piace vedere cosa vuol dire essere italiano lontano dall’Italia, parlare con loro di ricordi, valori, pregiudizi, cibo e naturalmente anche dell’Italia. Potrà suonare strano ma lo trovo un modo utile per conoscere meglio il mio paese, averne un diverso punto di vista. Apprezzarne degli aspetti che davo per scontati. Queste foto sono il risultato di questi miei incontri, un modo per raccontare e celebrare, nell’anno della cultura italiana in America, queste incredibili storie di persone comuni ma non meno speciali”.

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