Un Paese di belle speranze e grande attualità: questo è oggi il Messico, un’economia che si trova ad affrontare sfide epocali dal petrolio “debole” alle ambiziose politiche energetiche ma con tutte le carte in regola per vincerle. Tra i mercati più aperti al mondo, è il maggiore importatore dell’America Latina, assorbendo circa il 40% dell’import destinato all’area; la sua domanda di beni dall’estero è cresciuta, negli ultimi anni, a un ritmo superiore alla media regionale. E le prospettive future sono ancor più rosee grazie al recente piano di riforme e di liberalizzazioni messo in campo dal governo. Lo sanno bene i principali partner economici del Messico, Stati Uniti in primis, ma anche noi Italiani, ottavi fornitori a livello globale, con oltre 3 miliardi di euro di beni esportati nell’ultimo anno, siamo pronti a cavalcare le opportunità offerte dalla “tigre azteca”. Le migliori opportunità per il Made in Italy spaziano dall’energia all’automotive, dall’agroalimentare al packaging, senza dimenticare i beni di consumo e il lusso, in un momento in cui il tasso di cambio gioca a nostro favore. Secondo le stime di SACE, il nostro export potrebbe guadagnare ben 1,2 miliardi di euro di nuove vendite entro il 2018. Non a caso, nel 2013 siamo stati la prima società di export credit europea ad aprire un ufficio internazionale nel Paese. Sotto la mia rappresentanza, SACE è entrata a far parte del Business Council Italo-Messicano, fondato quello stesso anno. Il portafoglio di operazioni garantite da SACE in Messico è ingente: pari a 1,4 miliardi di euro, con nuovi progetti allo studio per 700 milioni di euro. E ciò che impressiona è il crescente protagonismo delle PMI, al fianco dei grandi gruppi industriali. È a loro che il nostro ufficio di Città del Messico offre tutto il supporto: un punto di riferimento per esplorare i mercati dell’America centrale, un punto di raccordo con le società acquirenti, per individuare i prodotti più idonei alle loro esigenze e mantenere un dialogo constante. Una frontiera che oggi più che mai vale la pena esplorare.
Giovanni Castellaneta ha ricoperto, tra gli altri, gli incarichi di Ambasciatore a Washington (dove è stato anche Osservatore Permanente presso l’Organizzazione degli Stati Americani), Teheran, Canberra, di Consigliere Diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri, e suo Rappresentante Personale (SHERPA) per i Vertici del G-8, Consigliere Diplomatico del Ministro del Tesoro, Portavoce del Ministero degli Affari Esteri, Vice Rappresentante Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali a Ginevra. È stato inoltre responsabile dell’Ufficio per il Coordinamento dell’Attività Internazionale delle Regioni italiane e Coordinatore del programma per la ricostruzione in Albania. Ha ricoperto la carica di Vicepresidente del Gruppo Finmeccanica e in precedenza è stato Presidente del Comitato scientifico della Regione Lazio per le tecnologie innovative e la ricerca avanzata.