Lo sapevate che vero “padre” della Nutella è Napoleone Bonaparte? Nel 1806, a Berlino, l’Imperatore francese emanò un decreto che ha stabilì un embargo totale sulle Isole Britanniche. In Europa non arrivarono più le navi che portavano il cacao dall’America verso l’Europa. In Italia, gli artigiani del cioccolato di Torino, allora la capitale del cioccolato nel Vecchio Continente, non riuscivano più a trovare la materia prima per le loro specialità. Dovettero così creare un surrogato, usando le nocciole che crescevano sulle colline di Langa, nel sud del Piemonte. Fu questa l’origine del Giandujotto, nato nel 1865; primo antenato della Nutella: i maestri cioccolatieri riuscirono così a creare un nuovo tipo di cioccolato grazie al matrimonio tra il cacao e le nocciole, che invase il mondo intero. Poi la storia si ripetè qualche decennio dopo. Nel 1945 il pasticcere italiano Pietro Ferrero ad Alba, cittadina fra le colline delle Langhe, inventò un altro dolce, un blocco solido di cioccolato alle nocciole, avvolto in un foglio di alluminio: il Giandujot, da tagliare con un coltello. Fu la prima merenda dolce accessibile a tutti nel difficile period post-bellico dopo la Seconda Guerra Mondiale. È questo il secondo antenato di Nutella. Il terzo fu la Supercrema, nel 1949: nacque una nuova categoria di prodotto, la crema da spalmare per la colazione. Il mio libro “Mondo Nutella” (ora tradotto da Rizzoli come “Nutella World”), racconta questa storia dalle origini. Perché ho scritto un libro su questo lovebrand? Sono uno scrittore specializzato nell’agro-alimentare e un giornalista freelance, con 30 anni di esperienza come giornalista politico per il quotidiano italiano La Stampa. Ho anche pubblicato circa 20 libri – molti scritti con mia moglie Clara – sulla cultura e la storia del cibo e la storia. Sono nato ad Alba, nel nord Italia, città famosa per i suoi vini, i tartufi e il cioccolato. Quando ero un ragazzino, ero circondato da odori di cibo meraviglioso come funghi, pasta fresca, caffè e, naturalmente, nocciole tostate e cacao. E proprio ad Alba è nata anche la Nutella, nel 1964. Il libro è diviso in quattro parti. La prima racconta come la Nutella sia diventata un marchio iconico, un lovemark. La seconda riguarda le campagne di pubblicità di Nutella nei media, dalla tv al web. La terza parte si occupa dello sviluppo della società Ferrero e la sua filosofia aziendale. E, infine, la quarta parte riguarda l’anniversario 50 anni di Nutella, celebrato nel 2014 in tutto il mondo. La Ferrero ha una cultura basata sulla famiglia proprietaria, emblematica dell’imprenditoria italiana. Sono orgoglioso di raccontare la loro storia con il mio libro, che ora sarà tradotto anche in Cina, Polonia, Olanda, Corea del Sud. Un esempio dello stile “Made in Italy”.
Gigi Padovani è nato ad Alba nel 1953, ha lavorato come giornalista per La Stampa per molti anni, scrivendo articoli di politica interna e società; ora continua a collaborare con altri giornali e riviste. Saggista e scrittore specializzato nell’agro-alimentare, ha pubblicato una ventina di libri, molti con la moglie Clara, alcuni dei quali sono stati tradotti in altre lingue. Tra le sue pubblicazioni: Nutella: Un mito Italiano (2004), Slow Food Revolution (2006), e Street food all’italiana con la moglie Clara Vada Padovani (2013).